3) IL TERZO SETTORE E IL SUO CODICE: ECCO DI COSA SI TRATTA

Il Terzo settore è un sistema sociale ed economico che si affianca alle istituzioni pubbliche e private e che interagisce con entrambe per l'interesse della comunità.

Il Terzo settore esiste da moltissimi anni ma è soltanto nel 2016 che il legislatore, con la Legge Delega 106/2016, ne definisce i confini e le regole di funzionamento. “Per Terzo settore si intende il complesso degli enti privati costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale e che, in attuazione del principio di sussidiarietà e in coerenza con i rispettivi statuti o atti costitutivi, promuovono e realizzano attività di interesse generale mediante forme di azione volontaria e gratuita o di mutualità o di produzione e scambio di beni e servizi”.

Che cos'è quindi il Codice del Terzo settore (D.Lgs. 117/2017)?

  • È un decreto legislativo, ossia un atto normativo avente forza di legge adottato dal Governo in seguito ad una legge delega del Parlamento, il quale ha richiesto al Governo di normare il Terzo Settore secondo determinati principi e obiettivi;

  • È un codice, ossia la raccolta organica di norme concernenti una data materia (come il Codice Civile, il Codice Penale, il Codice della Strada…).

La Riforma del Terzo settore richiede, agli Enti che ne fanno parte, di acquisire una capacità e una responsabilità amministrativa più ampie rispetto al passato. Diventa quindi un valore sapere amministrare e poter dimostrare di saper amministrare il bene comune.

Dalle nuove possibilità e scenari previsti dalla Riforma, come ad esempio l’accessibilità ai fondi pubblici esclusivamente per gli Ets, deriva la necessità di regole chiare e adempimenti inderogabili a cui devono saper far fronte la competenza gestionale e amministrativa.

La fiducia che viene riposta negli Ets - sia da parte dell'Amministrazione pubblica, sia da parte di tutti i possibili donatori/sostenitori - richiede massima trasparenza nel dimostrare il valore espresso dall'Associazione e la capacità di gestione ,affinché quella fiducia non venga mai meno.

La mancata osservanza di tali principi preclude la possibilità di continuare ad operare come un Ets e rinunciare quindi a tutte le possibilità messe a disposizione dalla Riforma.

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