2) SLOW FOOD ITALIA: UNA RETE DI NOME E DI FATTO
Durante il Congresso di Slow Food Italia Aps tenutosi a Genova nel Luglio 2021, l'Associazione ha deliberato di qualificarsi come Ente del Terzo settore organizzato in forma di Rete associativa ai sensi dell'Art. 41 del Codice del Terzo settore. 
La missione affidata alle Reti Associative dal legislatore è di coordinare, tutelare, rappresentare, promuovere e supportare gli enti del terzo settore ad esse associati, “anche allo scopo di promuoverne ed accrescerne la rappresentatività presso i soggetti istituzionali” (art. 41, Codice del Terzo settore).
Per Slow Food Italia scegliere di essere una Rete significa affermare a pieno titolo di operare ogni giorno per finalità di beneficio comune, significa avere la possibilità di co-progettare con la Pubblica Amministrazione avendo un ruolo e una voce sempre più capaci di ottenere attenzione e orientare i comportamenti. Mai come oggi la nostra Associazione ha la possibilità di dare evidenza del valore moltiplicatore che è capace di generare: Slow Food nasce come rete, cresce e si rafforza come rete, fa della rete e della relazione la sua essenza sul territorio nazionale e internazionale. Come Rete, qualificata anche ai sensi della Riforma del Terzo settore,  Slow Food sarà in grado di interpretare la sua propria e innata struttura di network, disponendo di nuovi strumenti  e di nuove risorse. 
Tali strumenti e tali risorse saranno disponibili solo agli Enti del Terzo Settore. 
La Rete assume un’importanza crescente tra gli Enti del Terzo settore quale soggetto cui sono attribuite tanto una funzione di promozione e supporto quanto di coordinamento, di rappresentanza e di servizio, degli enti che ad essa si associano (nel caso di Slow Food Italia, le Condotte e le Associazioni Regionali), proprio come previsto dalle linee guida organizzative di Chengdu.
LA COMPOSIZIONE DELLA RETE DI SLOW FOOD ITALIA APS

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